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Incentivi

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La creazione d’impresa, e conseguentemente di posti di lavoro, è uno degli obiettivi primari della Regione Umbria.

Per farlo sono stati messi a disposizione di potenziali investitori una serie di strumenti articolati che, se da una parte recepiscono le politiche nazionali, dall’altra si compongono anche di una precisa normativa regionale.

Le agevolazioni assegnate alle imprese sono finalizzate a rafforzare la competitività del sistema favorendo la crescita di una nuova occupazione il più possibile qualificativa grazie alla promozione della ricerca, dell’innovazione e della formazione.

Le regioni nel sistema di erogazione di aiuti alla creazione di impresa e di impiego hanno anche a disposizione Fondi europei di sviluppo regionale (FESR). Si tratta di avvisi emessi dalle Regioni o Province a valere proprio su questi fondi FSE/FESR (Fondo europeo sviluppo regionale).

Gli “interventi”, che operano attraverso programmi pluriennali di sette anni, sono indirizzati a gruppi di persone che presentano difficoltà nell’inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro oppure nel mantenimento del posto di lavoro e mirano a consolidare la coesione economica e sociale dell’Unione Europea correggendo gli squilibri fra le regioni.

Per la Regione Umbria, il 12 febbraio 2015 la Commissione Europea (con Decisione C 929), ha approvato il Programma Operativo regionale FESR 2014-2020.

Le risorse complessive per l’attuazione del Programma Operativo ammontano a oltre 356 milioni di euro (356.293.204), di cui 178 (178.146.602) messi a disposizione da Bruxelles, 124 (124.702.622) di cofinanziamento nazionale e 53 (53.443.980) di cofinanziamento regionale.

Il programma operativo è articolato in 6 Assi prioritari, definiti in linea con le priorità di investimento previste dal Regolamento (UE) 1301/2013.

1. Ricerca e Innovazione (101.834.404 euro, 28,6%);
2. Crescita digitale (31.951.680 euro, 9,0%);
3. Competitività delle PMI (85.507.200 euro, 24%);
4. Energia sostenibile (55.960.120 euro, 15,7%);
5. Ambiente e cultura (35.972.200 euro, 10,1%);
6. Sviluppo urbano sostenibile (30.816.400 euro, 8,6%).

A tali Assi, se ne aggiunge un settimo, dedicato alla azioni di Assistenza Tecnica per euro 14.251.200 (4%).

La programmazione FESR riguarda, per la Regione Umbria, l’intero territorio regionale.

Per avere un quadro più esaustivo sui finanziamenti di natura europea consulta questa guida ai finanziamenti UE.

Scheda di sintesi

Principi applicabili a tutti gli incentivi
1. Esclusione dei benefici contributivi nel caso di assunzioni effettuate in attuazione, o in violazione, di preesistenti obblighi normativi. Le limitazioni non si applicano in caso di richiesta dei benefici previsti dall’art. 13 della L. 68/1999 (assunzione di disabili).
2. Richiesta benefici in presenza di sospensioni dell’attività lavorativa per crisi o riorganizzazione (CIGS - CIG in deroga). Salvo nei casi in cui esse siano finalizzate all’acquisizione di professionalità sostanzialmente diverse da quelle dei lavoratori sospesi oppure siano effettuate presso una diversa unità produttiva.
3. Presenza di assetti proprietari sostanzialmente coincidenti ovvero rapporti di collegamento o controllo. Presenza di assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli del datore di lavoro che assume ovvero risulti con quest’ultimo in rapporto di collegamento o controllo (anche in somministrazione).
4. Limitazioni al cumulo dei benefici contributivi fruiti in relazione ad uno stesso lavoratore. Si cumulano i periodi in cui il lavoratore ha prestato l’attività in favore dello stesso soggetto a titolo di lavoro somministrato o subordinato, equiparando l’utilizzazione “diretta” e “indiretta” del lavoratore.
5. Invio tardivo delle Comunicazioni Telematiche Obbligatorie. In caso di inoltro tardivo delle comunicazioni obbligatorie (Unilav, Unisomm), si perde la parte di incentivo relativa al periodo compreso tra la decorrenza del rapporto agevolato e la data della tardiva comunicazione. In caso di rettifica della comunicazione telematica, vale la data del primo invio.
6. Documento unico di regolarità contributiva (DURC). I benefici contributivi e normativi sono subordinati al possesso della regolarità contributiva da parte del datore di lavoro (DURC interno), oltre all’inesistenza di provvedimenti amministrativi o giurisdizionali definitivi in ordine alla commissione delle violazioni delle norme a tutela delle condizioni di lavoro (di cui all’allegato A del DM 24 ottobre 2007), ovvero il decorso del periodo indicato dallo stesso D.M. in relazione a ciascun illecito (legge Finanziaria 2007).
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